La sostenibilità in azienda

Cos’è la sostenibilità in azienda? Come agire per ottenerla? Riguarda solamente l’impatto ambientale determinato dagli sprechi e dai rifiuti generati dai vari processi operativi? Questi sono solo alcuni degli interrogativi che più spesso ruotano intorno alla tematica della sostenibilità.

Sostenibilità in azienda: il Rapporto Brundtland

Il Rapporto Brundtland, pubblicato dalla Commissione Mondiale sull’Ambiente nel 1987, definisce la sostenibilità come Ottemperare ai bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.
Pertanto, il concetto di sostenibilità in ambito aziendale, inteso come una prosperità costante o preferibilmente crescente, fa riferimento soprattutto al miglioramento dell’ambiente lavorativo e al benessere del personale, con un conseguente incremento produttivo e un maggior focus sugli obiettivi di business.

L’applicazione pratica di tale concetto deve essere eseguita attraverso un’analisi accurata degli effetti sull’ambiente, della sicurezza dei lavoratori, delle possibili disuguaglianze e dei benefici che derivano da un migliore utilizzo delle risorse. In tale contesto, la transizione sostenibile può essere attuata dalle imprese in autonomia solo in presenza di misure normative e altre azioni necessarie per rimuovere gli ostacoli amministrativi e giuridici che possono ostacolare un’economia sostenibile.
Per le aziende risulta fondamentale adottare pratiche di gestione delle risorse umane basate su responsabilità sociale e sostenibilità ambientale; non solo: è necessario far accrescere negli individui la sensibilità verso modelli di sviluppo sostenibile in grado di produrre cambiamenti nelle routine dei comportamenti organizzativi, attraverso una precisa gestione della governance.

Il progressivo miglioramento delle condizioni lavorative ha subito un’accelerazione in piena pandemia Covid, affermandosi sempre di più come una challenge per i Sustainable HRM, le figure aziendali che hanno il compito di valorizzare l’impiego e le performance delle risorse.

pezzetto di puzzle

Sustainable HRM

Negli ultimi anni le aziende si sono rese conto dell’importanza di una figura che possa organizzare le attività aziendali in funzione di un’attenzione a tematiche che prima erano poco considerate.
I Sustainable HRM:

  1. si occupano di migliorare le prestazioni ambientali e sociali e di individuare i bisogni degli stakeholders interni ed esterni all’organizzazione;
  2. integrano gli obiettivi di sostenibilità nelle società, attraverso la progettazione di sistemi di gestione e sviluppo del personale in grado di favorire il raggiungimento di performance sostenibili.

Per rendere la gestione delle risorse umane sostenibile, sono necessari:

  1. trasparenza e meritocrazia;
  2. modelli flessibili di organizzazione;
  3. responsabilità e miglioramento continuo;
  4. focus sulle persone più che sui ruoli e allineamento dei comportamenti individuali ai valori aziendali.

Il nuovo management deve considerare in modo integrato valori, organizzazione, know-how e business, per delineare la migliore relazione tra le politiche di sostenibilità e il capitale umano; l’obiettivo è potenziarne la capacità di evoluzione e adattamento alle nuove sfide.
Queste azioni possono essere realizzate a livello di persone, team, sistema organizzativo e politiche del personale; il focus riguarda però la capacità di incidere sull’individuo e favorire comportamenti virtuosi, che permettano di lavorare in modo sostenibile ed eco-friendly. Questo in una logica di partnership e collaborazione fra dipendenti, clienti e fornitori, evitando effetti negativi per l’ambiente e per le comunità di riferimento, disuguaglianze e danni reputazionali.

Seguendo l’approccio del Sustainable HRM, sono stati individuati due nuovi ambiti di attività affidati ai responsabili del personale:

  1. Sostenere la strategia di sostenibilità a livello corporate, attraverso l’impiego di processi e strumenti HR che aiutino a diffondere i valori della sostenibilità tra la cultura, i comportamenti e le pratiche aziendali.
  2. Gestire il personale secondo i principi della sostenibilità, attraverso l’impiego di processi e pratiche HR in grado di sostenere e promuovere il benessere di chi lavora in azienda. Nel primo caso, si fa riferimento a pratiche HR tese ad allineare i valori e i comportamenti dei dipendenti agli obiettivi di sostenibilità delle imprese. Iniziative simili riguardano la pianificazione di attività aventi l’obiettivo di formare i dipendenti sui temi della sostenibilità, o anche l’inclusione di obiettivi e target di sostenibilità all’interno dei sistemi di evaluation & compensation.

In quest’ottica, i compensi e i premi possono e devono essere volti a riconoscere sia il contributo dei dipendenti alla creazione di un’azienda più sostenibile, sia il raggiungimento di determinati obiettivi e standard. Non si tratta più di definire rendicontazioni interne ed esterne richieste dalla normativa, ma di stare al passo con aggiornamenti che devono tenere conto degli indici dei settori di riferimento e di confronto.
Nel secondo caso, si tratta invece di progettare sistemi di lavoro e processi HR tesi a soddisfare i bisogni e le aspettative personali e professionali dei dipendenti. Le iniziative attuabili in questo ambito variano dal welfare aziendale, alle iniziative a sostengo dell’occupabilità dei dipendenti, ai modelli di smart-working, ai programmi a tutela della diversity, etc.

In tale contesto, molti esperti concordano nel definire questa nuova corrente sostenibile come un Nuovo Umanesimo: un movimento che permette alle persone di essere valorizzate nel complesso e non solo in un’ottica lavorativa.
Risulta fondamentale pensare e definire meccanismi che permettano di valorizzare la collaborazione di tutte le persone verso la missione e visione dell’azienda, con un’adeguata attenzione al loro sviluppo nel lungo periodo e all’ecosistema interno ed esterno all’organizzazione.

Laghetto a forma di cuore

Metodo OKR

Come fare quindi a impostare e monitorare degli obiettivi oggettivi, che permettano di verificare il miglioramento della sostenibilità in azienda?
Per costruire un modello di sviluppo attento alla sostenibilità nella sua completezza, può essere utile adottare una metodologia che permetta di organizzare le attività nel modo più giusto. Tra i più importanti, è necessario citare il metodo OKR (Objectives and Key Results), che si basa su due elementi distintivi:

  • Objective: il focus, l’obiettivo finale che si vuole raggiungere.
  • Key Results: le azioni da intraprendere per raggiungere l’obiettivo prefissato.

Questo modello prevede una serie di vantaggi utili per i collaboratori e per l’organizzazione:

  • Focus sui macro-obiettivi: per l’azienda risulta più semplice stabilire e tenere traccia degli obiettivi individuali di ogni collaboratore o team, in modo che siano condivisi e sostenibili per tutti.
  • Indipendenza delle risorse: ogni collaboratore all’interno del team può proporre ed eseguire key action necessarie per raggiungere l’obiettivo.
  • Rafforzamento del teamwork: le risorse all’interno dei vari team lavorano in maniera trasparente e collaborativa, cooperando in modo da conseguire l’obiettivo finale.

Tale metodologia si discosta da quella tradizionale, in quanto risulta fondamentale porre fiducia nelle risorse, coinvolgendole nelle scelte decisionali e nei follow-up di allineamento, così da ottenere un maggior valore aggiunto aziendale.
Oggi questa metodologia può rappresentare un approccio strategico vincente per ogni realtà economica che vuole affrontare le avversità del mercato con sostenibilità, versatilità e resilienza.

Formazione

Quando si parla di formazione del personale ci si riferisce alle attività interne all’azienda che puntano all’ottimizzazione delle competenze e delle performance degli individui sul posto di lavoro; l’obiettivo è il raggiungimento sia di una crescita personale che professionale, massimizzando così le performance.
Per le aziende che mirano a essere competitive in un contesto segnato da crisi e cambiamenti costanti, risulta fondamentale investire sul personale e sul futuro, sulle abilità degli individui e diffondere nuove competenze tra i dipendenti.

Un ulteriore punto a favore della formazione riguarda l’aumento della ritenzione del personale: il 41% dello staff aziendale cambia lavoro entro tre anni, per cui lo sviluppo di un piano formativo con degli obiettivi di crescita definiti rappresenta un utile strumento per invertire questo trend, onde evitare o arginare gli eventuali costi derivanti dalle nuove assunzioni.

Assicurare un’efficace formazione del personale permette all’azienda di puntare alla sostenibilità, oltre che a una crescita continua e duratura nel tempo. Il Training offerto ai dipendenti costituisce un mezzo estremamente efficace per tenere aggiornato l’intero bagaglio delle conoscenze e delle competenze in risposta ai cambiamenti del mondo del lavoro.

Il valore della sostenibilità in Italia

Nel processo di transizione verso un modello sostenibile, anche gli enti finanziari possono tenere in considerazione i criteri ambientali, sociali e di governance nelle proprie scelte di investimento.
Le aziende quotate, che operano nel rispetto di iniziative finalizzate alla finanza sostenibile, hanno infatti ottenuto fino a un aumento del valore del titolo di otto punti percentuali rispetto al 2019.
Alcune aziende italiane si sono distinte nel panorama globale ricevendo diversi riconoscimenti:

  • Intesa San Paolo si è classificata in 50° posizione nel Global 100 Most Sustainable Corporations Index. Questo indice, elaborato dalla società canadese Corporate Knights, individua le migliori 100 aziende mondiali quotate in borsa che si sono distinte per le loro performance relative alla sostenibilità ambientale, all’attenzione alle risorse umane, all’uguaglianza di genere ed ai ricavi da prodotti e servizi verdi.
  • Enel, Poste Italiane, Telecom Italia e Terna sono presenti nella classifica stilata attraverso l’indice Euronext Vigeo Eiris World delle 120 aziende più sostenibili tra le 1.500 principali società in termini di capitale nelle aree geografiche di Nord America, Asia ed Europa.
  • Hera, Snam ed Enel si sono classificate sul podio secondo l’Integrated Governance Index di ETicaNews, che misura l’integrazione della sostenibilità aziendale nelle strategie aziendali delle prime 100 società quotate, delle società che pubblicano la Dichiarazione non finanziaria (ai sensi del Decreto legislativo n. 254 del 30 dicembre 2016) e delle prime 50 società industriali non quotate della classifica Mediobanca.

All’interno del mercato risulta quindi sempre più evidente che la sostenibilità per le aziende rappresenta un driver ideale e fondamentale della trasformazione in un’ottica di maggiore redditività e competitività per l’immediato futuro. L’attuale fotografia italiana dimostra non solo che le aziende di grandi dimensioni si confermano leader nella transizione verso uno sviluppo sostenibile, ma anche che le PMI si stanno evolvendo verso modelli di business sempre più focalizzati su temi ecologici, finanziari e sociali.

Pugni uniti su sfondo verde

La nostra offerta di servizi

Le imprese che adottano politiche di sostenibilità, ottengono una serie di benefici oltre a quelli economici, quali un miglioramento reputazionale e un aumento di fiducia verso gli stakeholder interni ed esterni. I requisiti ESG, inoltre, vengono sempre più spesso richiesti per accedere a determinati progetti, attività di appalto e sostegni economici statali.

Planetica, come società coinvolta nella sfida della trasformazione sostenibile, vuole ispirare e supportare le aziende che intendono integrare i fattori ESG nel proprio business.
Per questo motivo, offriamo una serie di servizi di consulenza volti ad orientare le scelte delle organizzazioni verso il raggiungimento di risultati concreti e misurabili nell’ambito di un modello di sostenibilità di successo, tra cui:

  • Sustainability Assessment, per valutare il livello di sostenibilità corrente, analizzare e quantificare tutti gli impatti ambientali, sociali e di governance derivanti dall’attività aziendale.
  • Sustainability Goal Setting, per tradurre i propri obiettivi, fondamenti e strategia di investimento in policy e procedure allineate ai framework ESG, nonché sviluppo e proposta di linee guida e di un piano d’azione adeguato.
  • Attività di Audit di sostenibilità, tramite verifiche chiare ed efficaci in base alle prescrizioni in tema di sostenibilità economica, sociale, ambientale e di etica di business. In ambito sociale si propone un’analisi dell’attuale cultura sostenibile sul posto di lavoro, in modo da garantire la diversificazione, l’inclusività e la salvaguardia delle pari opportunità, migliorare il potenziale di assunzione e mantenimento di talenti, creare un luogo di lavoro in cui le opinioni del personale vengono ascoltate, mitigare il rischio di reputazione.
  • Sviluppo, monitoraggio e analisi dei KRI e dei KPI in ambito ESG, al fine di valutare i rischi correlati e le performance aziendali, nonché di definire e misurare il gap tra la sostenibilità effettiva e gli obiettivo prefissati, nel rispetto delle politiche e normative vigenti.
  • Creazione di una Sustainability Strategy, con lo scopo di integrare le tematiche ESG e quindi di ridurre gli sprechi, gestire i rischi, innovare il business, rafforzare la fiducia dei propri clienti ed attirare nuovi investitori. In tale ambito, sarà effettuato un supporto nella pianificazione di una Corporate and Employee Wellbeing Strategy che sia allineata agli obiettivi di business.
  • Misurazione dell’efficacia delle iniziative di welfare aziendale in essere, per perfezionarle ed ampliarle, attraverso indagini qualitative (focus group), quantitative (questionari) e analisi dei dati raccolti. I vantaggi concreti, derivanti dalla consapevolezza dei bisogni del personale e di un buon piano di welfare, oltre a ridurre la pressione fiscale, genera una maggior soddisfazione dei dipendenti e quindi benefici sulla produttività aziendale.
  • Supporto nell’introduzione di una rendicontazione di sostenibilità trasparente, tramite la stesura del Bilancio di Sostenibilità, documento volontario rivolto ai propri stakeholders, avente lo scopo di informarli in merito all’impegno dell’organizzazione nelle iniziative di sostenibilità.
  • Offerta di percorsi personalizzati di formazione sulla sostenibilità a 360°, per aumentare la consapevolezza, la responsabilizzazione e il coinvolgimento interno, in modo che vengano prese decisioni informate ed intraprese azioni responsabili a favore dell’integrità ambientale, economica e sociale (esempio: corsi di Educational for Sustainable Development). Secondo le rilevazioni della società Gallup nel Report 2022 State of the Global Workplace, l’Italia si pone all’ultimo posto tra le nazioni europee per livello di soddisfazione e coinvolgimento dei lavoratori nei confronti del proprio lavoro e del luogo di lavoro.

Risulta quindi essenziale che ogni azienda investa attivamente sulla sostenibilità non solo per gli aspetti ambientali e di governance, ma principalmente per gli aspetti legati alle risorse umane; questo perché i dipendenti si impegnano maggiormente quando i loro bisogni fondamentali sono soddisfatti, quando hanno la possibilità di dare il proprio contributo attivo, quando sviluppano un senso di appartenenza e infine quando vengono loro offerte opportunità di apprendimento e di crescita.

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