È la fine del Settecento e la nascita della classe operaia conduce alla necessità di svegliarsi puntualmente al mattino per non far tardi sul posto di lavoro. Nasce così una nuova professione: il knocker-up, ossia lo svegliatore.
Tale lavoro venne inesorabilmente meno con l’avanzare della tecnologia e, nello specifico, sino all’invenzione di Antoine Redier: sveglie regolabili a buon mercato sostituirono ogni professione e metodo artigianale per alzarsi la mattina.
Oggi siamo nella Quarta Rivoluzione Industriale e, ancora una volta, l’avvento di nuove tecnologie sembra mettere a rischio molte attività e impieghi lavorativi.
Ormai il processo innovativo è sempre più veloce e repentino, gli strumenti più accurati e le macchine più potenti. In un mondo dove anche i robot sono ormai definiti umanoidi, appare opportuno chiedersi non tanto in che misura l’uomo possa essere sostituito o sostituibile, quanto più come affrontare tale cambiamento.
In questo contesto, le aziende sono chiamate ad affrontare una grande sfida: non solo investire nel cambiamento, ma anche concentrarsi sulle competenze necessarie per rispondere alle mutevoli esigenze del business.
È quindi essenziale che le organizzazioni focalizzino la loro attenzione sul processo di reskilling (riqualificazione professionale) anziché sull’upskilling (sviluppo delle competenze).
Infatti, se l’upskilling si riferisce alla possibilità di migliorare le competenze di una persona nel suo attuale campo di lavoro senza allontanarla dall’ambito in cui opera, il reskilling consente di reinserire i lavoratori all’interno dell’azienda in ruoli più adatti alle nuove esigenze in seguito allo sviluppo di competenze pertinenti a mansioni lavorative diverse da quelle attualmente svolte.
Il processo di Reskilling e le nuove tecnologie
Il processo di reskilling non solo amplia le competenze individuali, ma costituisce anche una strategia chiave per sfruttare appieno le nuove tecnologie di intelligenza artificiale generativa.
Quando ci riferiamo all’intelligenza artificiale generativa, parliamo di sistemi avanzati in grado di generare automaticamente una vasta gamma di contenuti utilizzando estese raccolte di dati.
In un contesto in rapida evoluzione, risulta cruciale riconoscere e valorizzare l’opportunità di una collaborazione sinergica tra esseri umani e macchine, dove la cooperazione tra individui e tecnologia automatizzata diventa essenziale per raggiungere obiettivi comuni. Il reskilling diventa quindi un elemento fondamentale per migliorare la connessione e la sinergia tra le competenze umane e le capacità automatizzate, rendendo l’intero processo più integrato e orientato al successo condiviso.
Nella maggior parte dei casi, infatti, si ritiene auspicabile che i risultati dell’intelligenza artificiale siano sottoposti ad esame e verifica umana. Tale processo implica l’integrazione delle proprie conoscenze e competenze, la correzione dei risultati errati e il contributo all’addestramento della tecnologia per migliorare progressivamente le sue prestazioni.
Inoltre, è importante riconoscere che l’intelligenza artificiale, pur essendo limitata nella sua capacità di replicare le interazioni umane e le sessioni di brainstorming che spesso conducono a idee autenticamente innovative, rivela un notevole valore nell’ambito dell’automazione dei compiti ripetitivi e nell’analisi dei dati più complessi. Questo aspetto assume un’importanza fondamentale, poiché consente di liberare tempo e risorse umane preziose, che possono essere impiegate in modo più efficace e concentrato nell’affrontare sfide di maggior rilievo, come lo sviluppo di strategie innovative e l’esplorazione di nuovi concetti.
Reskilling: processo di riqualificazione professionale
La chiave per raggiungere questa sinergia è il processo di riqualificazione professionale. Attraverso programmi di formazione e aggiornamento, le aziende possono preparare i propri dipendenti ad adattarsi ai cambiamenti tecnologici e trarre il massimo beneficio dall’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle loro attività. Ciò non solo aiuta a mantenere un elevato livello di produttività, ma favorisce anche lo sviluppo di un ambiente di lavoro dinamico e orientato all’innovazione, in cui l’AI e le competenze umane si integrano sinergicamente per raggiungere obiettivi comuni.
Un passo essenziale nel processo di reskilling consiste quindi nell’offrire corsi dedicati sull’intelligenza artificiale, integrando competenze digitali pratiche e rafforzando le capacità analitiche così da permettere ai dipendenti di interpretare e utilizzare i dati in modo efficace. Parallelamente, è essenziale promuovere una cultura aziendale di innovazione e sperimentazione: le aziende devono incoraggiare i dipendenti a esplorare nuove idee e approcci, superando eventuali resistenze al cambiamento.
In un simile contesto, Planetica può fornire un importante contributo: con la sua Academy è in grado di elaborare dei programmi per ottimizzare e perfezionare sia le competenze trasversali che quelle specifiche delle risorse, dopo una dettagliata valutazione degli obiettivi e dei requisiti di formazione.
Citiamo, a titolo di esempio, la formazione ChatGPT per Project Managers, un corso dinamico nel quale i discenti potranno imparare come ChatGPT può rivoluzionare la pianificazione, l’esecuzione e il monitoraggio dei progetti.
Grazie alla sua pluriennale esperienza in aula, Planetica adotta delle metodologie di insegnamento che si distinguono per la costruzione di percorsi personalizzati e per il loro approccio interattivo attraverso l’utilizzo di role-playing, case study e simulazioni. Utilizzando queste tecniche, le risorse possono agevolmente acquisire i concetti, individuare aree di miglioramento e ottimizzare il tempo necessario per assimilare i contenuti.
Planetica, inoltre, è in possesso della certificazione ISO9001:2015 per la realizzazione di servizi di Professional Training ed è Global Authorized Training Partner di SCRUMStudy e del Project Management Institute (PMI).
La valorizzazione del capitale umano tramite il reskilling emerge come un’efficace strategia per affrontare le sfide del mondo contemporaneo; permette alle risorse di acquisire competenze pertinenti e alle aziende di creare una forza lavoro agile, orientata all’innovazione e in grado di adattarsi alle mutevoli esigenze tecnologiche. La continua ricerca di qualità nel settore della formazione dimostra l’attenzione di Planetica non solo alle esigenze attuali, ma anche alla preparazione per il futuro, quando le competenze digitali e la creatività saranno ancora più cruciali. Con approccio interattivo e metodologie avanzate, Planetica si conferma quindi come un punto di riferimento nel panorama formativo, contribuendo al successo delle risorse aziendali e all’adozione responsabile delle nuove tecnologie.